consigli e idee su laghetto di grande superficie

Salve a tutti mi presento mi chiamo Pietro e sono qui per chiedervi delle opinioni e idee su come avreste "cambiato" o meglio.."ripristinato" un invaso formatosi a 250 m dal mare.
Ho intenzione di decorare e di piantare diverse specie fitordepuranti all'interno di uno specchio d'acqua (un invaso di acqua di deflusso superfiaciale distante 250 m dal mare la cui superficie dovrebbe essere oltre i 1800 mq ( per un totale di 60000 mc di acqua eutrofizzata e con un infinito numero di alghe). E' probabile che in passato si siano eseguiti degli scavi che abbiano toccato la falda marina contribuendo alla risalita dell'acqua salata in direzione opposta al deflusso delle acque del bacino ; le specie presenti naturalmente sono le canne da palude che stanno ai lati dell'alveo. ho già provveduto a "stimare" le superfici d'acqua che determinate piante andranno ad occupare.
abbiamo la fascia esterna (200 mq) zona paludosa compresa fra zero e 15 cm di profondita dell'acqua in cui andrebbero un determinato numero di elofite e tappezzanti
fascia intermedia (200 mq) zona profonda da 15 fino a 65 cm dove ci andrebbero le elofite palustri
zona centrale (profonda sino a 3-4 metri ed estesa 150 mq) in cui andrebbero le idrofite natanti
preciso che l'estensione delle prime due fasce è di 1 metro di estensione e se non sbaglio per suddividere queste 3 zone andrebbe della ghiaia.
Ancora non ho potuto fare i rilievi della sezione dell'alveo però spero di provvedere al piu presto.
lo stagno (lo definisco cosi anche se in realtà è un corso d'acqua che in teoria avrebbe dovuto sfociare al mare ma invece è stato interrotto per cause antropiche) presenta sul fondo, come è fisiologico che sia, uno strato di biomassa fangosa che si è accumulato e stratificato nel corso degli anni. Le piante acquatiche qui dovrebbero trovare il miglior e piu
idoneo substrato per potersi sviluppare.Però questo aspetto mal si concilia con la qualità di trasparenza che l'acqua dovrebbe arrivare ad ottenere. Tengo presente che non dovrebbero essere presenti ne teli in pvc ne geotessili sul fondo. E' una situazione completamente naturale e l'obiettivo è creare una zona di rigenerazione dell'acqua in modo tale che quanto meno in determinati punti si possa vedere il fondo o delle specie vegetali di pregio.
1) Se io metto a dimora un numero di piante (ancora indefinito) su 550 mq su 1800 mq di acqua, questa operazione sarà
sufficiente per migliorare la situazione?
Un'altro aspetto è che la zona di rigenerazione in cui si estendono queste superfici sta ad una quota piu bassa rispetto al resto dell'acqua . la quota iniziale forse è +6-8 slm è superiore a quella dove verranno inserite le piante che potrebbe essere a +1-2 slm
2) Consigliate di mettere una pompa in grado di portare l'acqua depurata, prelevandola dalla zona piu profonda e di portarla alla quota di partenza?
ripeto l'obiettivo è migliorare la trasparenza dell'acqua senza però dover effettuare lavori di scavo che comprometterebbero il naturale fondo dell'alveo e questo non è accettabile.
Rimane a voi la scelta di individuare sia il numero sia le migliori specie da inserire in ciascuna "fascia" valutando le diverse esigenze delle piante.
La zona sta nel nord Sardegna.
Spero di non essere stato troppo prolisso però ho pensato che questi dettagli avessero potuto contribuire.
In definitiva vorrei sapere se inserendo queste tipologie di piante basate sulla tripartizione delle fasce arriverò ad ottenere un contributo quasi definitivo per ottenere una qualità dell'acqua superiore. Oppure se sarà necessario eseguire degli interventi basati sui filtri o su altri "strumenti tecnologici o tecinici come teli etc...
La mia idea prevede solamente di inserire diverse specie vegetali e finirla li per non creare impatti inutili e eccessivi, in modo da ripristinare il lago, arricchirlo con flora di pregio e migliorarne l'aspetto estetico e di trasparenza dell'acqua. (concludo dicendo che per me sarebbe sufficiente svuotare l'invaso, eseguire la messa a dimora delle specie e progressivamente riempirlo con acqua potabile.) Ora a voi le opinioni !
Vi ringrazio in anticipo
Ho intenzione di decorare e di piantare diverse specie fitordepuranti all'interno di uno specchio d'acqua (un invaso di acqua di deflusso superfiaciale distante 250 m dal mare la cui superficie dovrebbe essere oltre i 1800 mq ( per un totale di 60000 mc di acqua eutrofizzata e con un infinito numero di alghe). E' probabile che in passato si siano eseguiti degli scavi che abbiano toccato la falda marina contribuendo alla risalita dell'acqua salata in direzione opposta al deflusso delle acque del bacino ; le specie presenti naturalmente sono le canne da palude che stanno ai lati dell'alveo. ho già provveduto a "stimare" le superfici d'acqua che determinate piante andranno ad occupare.
abbiamo la fascia esterna (200 mq) zona paludosa compresa fra zero e 15 cm di profondita dell'acqua in cui andrebbero un determinato numero di elofite e tappezzanti
fascia intermedia (200 mq) zona profonda da 15 fino a 65 cm dove ci andrebbero le elofite palustri
zona centrale (profonda sino a 3-4 metri ed estesa 150 mq) in cui andrebbero le idrofite natanti
preciso che l'estensione delle prime due fasce è di 1 metro di estensione e se non sbaglio per suddividere queste 3 zone andrebbe della ghiaia.
Ancora non ho potuto fare i rilievi della sezione dell'alveo però spero di provvedere al piu presto.
lo stagno (lo definisco cosi anche se in realtà è un corso d'acqua che in teoria avrebbe dovuto sfociare al mare ma invece è stato interrotto per cause antropiche) presenta sul fondo, come è fisiologico che sia, uno strato di biomassa fangosa che si è accumulato e stratificato nel corso degli anni. Le piante acquatiche qui dovrebbero trovare il miglior e piu
idoneo substrato per potersi sviluppare.Però questo aspetto mal si concilia con la qualità di trasparenza che l'acqua dovrebbe arrivare ad ottenere. Tengo presente che non dovrebbero essere presenti ne teli in pvc ne geotessili sul fondo. E' una situazione completamente naturale e l'obiettivo è creare una zona di rigenerazione dell'acqua in modo tale che quanto meno in determinati punti si possa vedere il fondo o delle specie vegetali di pregio.
1) Se io metto a dimora un numero di piante (ancora indefinito) su 550 mq su 1800 mq di acqua, questa operazione sarà
sufficiente per migliorare la situazione?
Un'altro aspetto è che la zona di rigenerazione in cui si estendono queste superfici sta ad una quota piu bassa rispetto al resto dell'acqua . la quota iniziale forse è +6-8 slm è superiore a quella dove verranno inserite le piante che potrebbe essere a +1-2 slm
2) Consigliate di mettere una pompa in grado di portare l'acqua depurata, prelevandola dalla zona piu profonda e di portarla alla quota di partenza?
ripeto l'obiettivo è migliorare la trasparenza dell'acqua senza però dover effettuare lavori di scavo che comprometterebbero il naturale fondo dell'alveo e questo non è accettabile.
Rimane a voi la scelta di individuare sia il numero sia le migliori specie da inserire in ciascuna "fascia" valutando le diverse esigenze delle piante.
La zona sta nel nord Sardegna.
Spero di non essere stato troppo prolisso però ho pensato che questi dettagli avessero potuto contribuire.
In definitiva vorrei sapere se inserendo queste tipologie di piante basate sulla tripartizione delle fasce arriverò ad ottenere un contributo quasi definitivo per ottenere una qualità dell'acqua superiore. Oppure se sarà necessario eseguire degli interventi basati sui filtri o su altri "strumenti tecnologici o tecinici come teli etc...
La mia idea prevede solamente di inserire diverse specie vegetali e finirla li per non creare impatti inutili e eccessivi, in modo da ripristinare il lago, arricchirlo con flora di pregio e migliorarne l'aspetto estetico e di trasparenza dell'acqua. (concludo dicendo che per me sarebbe sufficiente svuotare l'invaso, eseguire la messa a dimora delle specie e progressivamente riempirlo con acqua potabile.) Ora a voi le opinioni !
Vi ringrazio in anticipo