òla da Ravenna

Qua potete presentarvi ed inserire se volete le immagini vostre e dei vostri laghetti!

Moderatore: Gianluca

Re: òla da Ravenna

Messaggiodi 79taba » mer mag 15, 2013 12:29 pm

Finalmente l'ho preso! mille metri di terreno da orti (in affitto chiaramente economico) piu o meno 31 mt.x31
ora sto studiando come suddividerlo tre ; area laghetto, orto, e recinto caprette, poi vicino al laghetto in un recinto a parte verrei tenere delle tartarughe d acqua e cani della prateria in un altro. Chiaramente l' area orto sarà molto ridotto 70 mq al massimo.
ora i primi consigli sugli acquisti..
Il telo dopo essermi letto mille pagine di forum (sicuramente avrò saltato la più importante) mi sono orientato su quello bianco/nero solo che quello che ho trovato io è tutto di 2 mt di larghezza al massimo.. visto che sicuramente lo farei più largo, al meno in alcuni punti e comunque lo farei sbordare parecchio e 2 mt non mi basterebbe dove lo trovo più largo??
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi chiara » mer mag 15, 2013 12:40 pm

Che cosa sono i cani della prateria?
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi Cyn 59 » mer mag 15, 2013 12:42 pm

nei consorzi agrari e simili. vengono utilizzati per coprire i balloni di paglia ;)
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi chiara » mer mag 15, 2013 12:55 pm

?????????????? :shock: :shock: :shock:
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi Cyn 59 » mer mag 15, 2013 2:18 pm

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Chiara ..... non stavo rispondendo a te ..... la tua domanda la leggo solo ora .....
Sono quei bellisssssimi roditori che quando ascoltano, si mettono seduti ...... :P
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi chiara » mer mag 15, 2013 2:26 pm

:lol: :lol: :lol: :lol: :shock:
Infatti mi pareva una strana risposta!
So quali sono i cani della prateria, ma perché tenerli chiusi in un recinto? Sono animali che conservano la loro carica di selvaticità, anche se sono addomesticabili.
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi 79taba » mer mag 15, 2013 4:15 pm

bè considera che da moltissimo vengono allevati come pet, e molti li tengono in casa, io gli farei un bel recinto con un bel terrapieno dove scavare e starsene tranquilli.
poi la cosa vale per qualunque animale, la stessa domanda vale anche per le caprette (sicuramente in un bosco di 10 ettari starebbero meglio), però son convinto di riuscire a dargli un giusto habitat.. almeno spero...
per i teli si sono andato nei consorzi e posti vari ma tutti con rotoli da 2 mt di larghezza..
altra domanda sul telo, eventuali giunto come si "saldano"? adesi appositi o semplice silicone? o cos' altro??? :?:
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi mr82 » mer mag 15, 2013 6:15 pm

Ciao, non so se ti può essere d'aiuto ... ma ti do qualche consiglio su come tenere al meglio questi animalett. La fonte è la GUIDA PER LA
CORRETTA GESTIONE E IL BENESSERE DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI redatta dal SIVAE (Società Italiana per Veterinari per Animali Esotici). Spero ti possa interessare.
A me è servita tantissimo sia per le mie 4 tartarughe d'acqua chè per la mia calopsite allevata a mano.
Io temo però che possano riuscire ad uscire dal recinto scavando sotto la recinzione... Mentre le tartarughe le farai accedere al laghetto?

O.T.

"Il cane della prateria dalla coda nera è uno
sciuride terricolo che scava intricate gallerie
nel sottosuolo[/color], creando colonie molto numerose.
È nativo del Nord-America, attivo soprattutto
durante il giorno deve il suo nome alle
particolari vocalizzazioni simili a quelle di un cane.
L’organizzazione sociale del cane della prateria dalla
coda nera in natura è molto intensa e complessa: vivono
in colonie numerosissime composte anche da milioni di
individui. Un comportamento caratteristico è il “bacio”,
mostrando gli incisivi i cani della prateria si riconoscono,
si salutano e rinsaldano i rapporti.
Complesso è anche il repertorio di vocalizzazioni che
possiedono, una varietà di suoni sono utilizzati per diverse
situazioni: paura, eccitazione, irritazione, aggressione
ecc. Gli animali tenuti come pet spesso rivolgono
il loro articolato linguaggio verso gli umani e si instaura
un vero e proprio dialogo; i proprietari pian piano
imparano a capire i versi dei loro animali e questa interazione
rafforza il rapporto tra pet e umani. In cattività
i cani della prateria vengono molto spesso tenuti come
pet solitari e questo purtroppo contribuisce allo sviluppo
di disturbi comportamentali gravi: aggressività,
automutilazioni… È necessario quindi che questi soggetti
possano avere interazioni con soggetti della stessa
specie o con umani che possono assicurare loro compagnia
e gioco.
ALLOGGIO
La gabbia deve essere il più spaziosa possibile, almeno
1 mt × 1 mt × 80 cm; dovrebbe essere fornita di alcune
stanze per rispettare la normale attività di questi animali
e per l’esercizio fisico. È consigliabile non utilizzare
scale perché i cani della prateria non sono abili scalatori
e cadendo possono provocarsi fratture. Il substrato della
gabbia deve dare la possibilità agli animali di mantenere
l’innato comportamento di scavare; deve essere pulito,
atossico, non polveroso, assorbente (fieno, carta di giornale,
pellet di carta riciclata…).
È importante fornire continuamente giochi e rami da
rosicchiare (ad esempio legno di alberi da frutta) sia per
aiutare l’animale a passare il tempo e a mantenere pareggiati
i denti sia per impedire che si attacchi per ore alle
sbarre della gabbia, traumatizzando a tal punto le radici
degli incisivi che spesso esse evolvono in neoplasie.
A tal proposito è consigliabile utilizzare gabbie con pareti
lisce facendo attenzione a mantenere comunque una
buona aerazione.
Fondamentale la presenza di nidi in cui gli animali
possono rifugiarsi. Almeno due mangiatoie devono essere
presenti: una per il cibo secco e l’altra per il cibo fresco.
Una rastrelliera per il fieno è importante ed evita che
questo fondamentale alimento venga a contatto con le
urine e le feci degli animali. Un beverino a goccia fornisce
l’acqua che dovrà essere sempre fresca e pulita.
La temperatura ideale di mantenimento è di circa 20-
22 °C e l’umidità relativa del 30-70%. Durante il periodo
invernale questi animali andranno incontro ad una
specie di letargo caratterizzato da una ridotta attività, da
una ridotta assunzione di alimento e da lunghe ore spese
a dormire.
L’ideale sarebbe allevare questi animali in una voliera
di 2 mt × 2 mt × 2 mt parzialmente interrata cosicché gli
animali possano scavare tane e costruire gallerie sotterranee
proprio come fanno in libertà.
ALIMENTAZIONE
Questo roditore sciuromorfo presenta i denti incisivi
di tipo elodonte, è erbivoro e in libertà si nutre prevalentemente
di radici ed erbe selvatiche, un po’ di frutta e
qualche insetto. In cattività è necessario offrire una dieta
ricca di fibra e povera di grassi: fieno polifita a volontà,
poco pellet specificatamente formulato per cani della
prateria, verdura fresca e piccole quantità di frutta. Un
buon pellet ha una quota proteica del 10-12%, grassi
1,5-2,5%, fibra non meno del 20-25%. È consigliabile
razionare l’alimento pellettato per evitare l’obesità a cui
questi animali sono soggetti in cattività. I cereali e i loro
derivati (pane, pasta, grissini, cracker, dolciumi…) sono
da evitare perché troppo calorici e provocano seri danni
all’apparato gastroenterico, oltre che obesità. Da evitare
anche i cibi grassi come i semi di girasole, le arachidi e gli
altri semi. Nel periodo invernale si integra la dieta con
qualche insetto, sono molto gradite le cavallette.
STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per
questi animali non sono previste vaccinazioni preventive.

Ciao
M. Rosaria

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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi 79taba » mer mag 15, 2013 7:17 pm

grazie mille lo già letta e riletta quella guida come una bibbia!
restando un attimo nell' OT pensavo di mettere una rete per terra a maglie abbastanza fini e per farli scavare creare un terrapieno fuori terra, per le dimensioni della gabbia la farei almeno 3x3 e solo due esemplari femmina...
anche oggi son stato alla ricerca ma niente teli oltre i 2mt.. uffff :twisted:

dimenticavo.. no no per le tarta un area tutta loro con al massimo una mastella interrata, comunque prenderei delle tarta da terra quindi basta poca acqua...
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Re: òla da Ravenna

Messaggiodi mr82 » mer mag 15, 2013 8:21 pm

Scusami,avevo letto tartarughe d'acqua perciò ti ho chiesto se avrebbero poi avuto accesso al laghetto... Comunque se son di terra basta metterli un sottovaso di plastica per farle bere... Loro non sanno nuotare quindi metterli un mastello interrato potrebbe farle annegare.
Buon lavoro allora. ;)
M. Rosaria

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